Precisazioni sulla vicenda gestione stadio

Alla luce del comunicato stampa diffuso sabato dalla Torres e in risposta alla notizia secondo cui la Fondazione vorrebbe gestire direttamente lo stadio Vanni Sanna, la Fondazione volutamente solo oggi interviene per dichiarare di non avere alcun interesse in tal senso e ribadisce la propria volontà di agire solo ed esclusivamente a tutela della Torres e dei suoi sostenitori. La Fondazione non è disposta a farsi trascinare in una polemica che pare avere finalità totalmente differenti dalla soluzione dei problemi allo scopo di assicurare un futuro solido e sereno alla storica squadra cittadina.

Va detto che le dichiarazioni del sindaco di Sassari dopo l’incontro con le associazioni dei tifosi sono state fraintese. Al riguardo, alla Fondazione Torres preme ribadire solo un passaggio. Nella mattinata di venerdì siamo stati invitati, come noto, dal Comune a partecipare a un incontro. Solo dopo aver preso atto dalle parole di Nicola Sanna dell'indisponibilità e della mancata volontà della Torres di gestire lo stadio, con la conseguente necessità per l'amministrazione di affidare tale gestione attraverso procedure pubbliche, la Fondazione ha manifestato la propria volontà: 

operare sempre e comunque per il bene della Torres, senza mai tirarsi indietro quando lo richieda il bene della Torres, assumendo un ruolo di garanzia nei rapporti tra ente e società, così da assicurare alla Torres la disponibilità del “proprio” campo nel lungo periodo.

La Fondazione ha sempre auspicato che l’assegnazione della gestione dello stadio sia data alla Torres come sua casa naturale, che questo debba avvenire attraverso bando pubblico e che questa gara venga formalizzata al più presto. A riguardo la Fondazione, che come detto è venuta a conoscenza del disinteresse della Torres a partecipare alla gara solo venerdì mattina, si è semplicemente resa disponibile a porsi come interlocutore serio e affidabile, affinché poi tale passaggio possa avvenire con un impegno e una partecipazione anche diretta. La Fondazione non è interessata per propri scopi personali alla gestione dello stadio ma vuole favorire un avvicinamento delle posizioni tra comune e società.

Solo questo è accaduto nell’incontro tra la Fondazione s.e.f. Torres e il sindaco. Niente per meritare un attacco gratuito e ingeneroso come quello rivolto alla Fondazione dal presidente Capitani. La Fondazione si è ritrovata suo malgrado nel mezzo di una querelle a colpi di comunicati stampa tra Comune e Torres, e ritiene di dover ribadire la propria indisponibilità a farsi tirare per la giacca da nessuno.

Detto questo, non ci possono essere dubbi sulla condotta della Fondazione a sostegno della società. A fine campionato il presidente Capitani ha attaccato la Regione, responsabile per non aver mai corrisposto quanto dovuto per le attività di co-marketing, e il Comune, accusato di non rispondere alla sua richiesta per la gestione quindicennale dello stadio. La Fondazione ha raccolto il grido d’aiuto del presidente Capitani e immediatamente ha scritto ai due enti per chiedere che venisse fornita una spiegazione agli atteggiamenti di ostilità denunciati dal numero uno della Torres, ritenendo che il percorso da lui delineato – l’ottenimento della gestione dello stadio per un lungo periodo e l’assegnazione dei finanziamenti per le attività di co-marketing – fosse quello più corretto e utile alla causa. 

Ebbene, senza che da parte della Fondazione sia cambiato niente – nonostante le note vicende di questi ultimi mesi, che avrebbero potuto far vacillare la fiducia e le più solide certezze da parte di chiunque – oggi ci ritroviamo nella lunga lista dei nemici della Torres: questo è inaccettabile.

Qualsiasi decisione Domenico Capitani abbia intenzione di assumere sul futuro della Torres ha il dovere di parteciparla a tutti i tifosi, a tutti i sassaresi e a tutte le istituzioni evitando di alimentare ancora il suo complesso da accerchiamento che lo fa sentire vittima di una piazza che in realtà gli ha dato piena fiducia e fin qui gli ha perdonato una serie di inciampi che in passato non sarebbero mai stati tollerati.

La Fondazione Sef Torres è sempre stata al fianco del presidente, intendendo in questo modo stare al fianco della Torres. Al di là dei compiti che si è imposta per statuto e dei valori identitari di cui si è fatta promotrice, la Fondazione si è assunta l’onere di tutelare la Torres. Per il modo in cui è nata, per il ruolo “politico” che idealmente gli è stato affidato e per le sue stesse finalità, la Fondazione sente la responsabilità di essere garante nei confronti dei tifosi, le cui varie anime sono ampiamente rappresentate al suo interno.

La Fondazione vuol contribuire a creare un rapporto di massima trasparenza e collaborazione tra tutti coloro – dalla proprietà alla dirigenza, dalle istituzioni pubbliche agli sponsor privati – che intendono contribuire alla stabilità della Torres, condizione propedeutica per qualsiasi progetto di crescita serio e adeguatamente pianificato.

Se Domenico Capitani vorrà andare avanti sappia che la Fondazione sarà sempre al suo fianco, ma nell’ottica di un rapporto trasparente, leale, coerente e rispettoso dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno.

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